Europe Day 2024: celebrare l’Europa, unita, pacifica e solidale

9 maggio 1950. Quel giorno a Parigi la stampa era stata convocata alle sei del pomeriggio al Quai d’Orsay, sede del Ministero degli Esteri, dall’allora ministro Robert Schuman. La comunicazione era della massima importanza: Schuman, infatti, espose l’idea di una nuova forma di collaborazione politica in Europa.

Oggi, abituati come siamo al profluvio di dichiarazioni che ogni giorno ci arrivano attraverso molteplici canali, forse fatichiamo a comprendere l’importanza di un atto del genere.

Per capire il peso di quella dichiarazione dobbiamo tornare a quel 1950, quando le nazioni europee cercavano ancora di risollevarsi dalle conseguenze devastanti della Seconda guerra mondiale, conclusasi appena cinque anni prima.

Determinati ad impedire il ripetersi di un simile terribile conflitto, i governi europei giunsero alla conclusione che la fusione delle produzioni di carbone e acciaio, allora principali materie prime dell’economia mondiale, avrebbe fatto sì che una guerra tra Francia e Germania, storicamente rivali, diventasse – per citare Schuman – “non solo impensabile, ma materialmente impossibile”.

La Dichiarazione Schuman pose le basi per la creazione della CECA, la Comunità Europea del Carbone e dell’Acciaio, i cui membri (Francia, Germania occidentale, Italia, Paesi Bassi, Belgio e Lussemburgo) misero in comune le rispettive produzioni di queste materie prime.

La CECA costituì quindi la prima di una serie di istituzioni europee che avrebbero condotto, qualche decennio più tardi, all’Unione Europea, e la Dichiarazione Schuman fu storica proprio per questo, perché considerata l’atto di nascita dell’Europa comunitaria.

Oggi, 9 maggio, data in cui ogni anno si celebra la Giornata dell’Europa, festeggiamo la nostra unità e solidarietà, nella convinzione che solo da queste possa venire la pace.

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“Il contributo che un’Europa organizzata e vitale può apportare alla civiltà è indispensabile per il mantenimento di relazioni pacifiche”. Robert Schuman

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