Nuove imprese a tasso zero

Incentivi per l'autoimprenditorialità del Ministero dello Sviluppo Economico

“Nuove imprese a tasso zero” è un incentivo che sostiene la creazione di micro e piccole imprese a partecipazione giovanile e femminile su tutto il territorio nazionale. La misura di finanziamento è promossa dal Ministero dello Sviluppo Economico e gestita da Invitalia, l’agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo.

fonte: Invitalia

La misura prevede il finanziamento a tasso zero di progetti d’impresa con spese fino a 1,5 milioni di euro e può coprire fino al 75% delle spese totali ammissibili. Per il 25% residuo, si richiede il cofinanziamento da parte dell’impresa, con risorse proprie o mediante finanziamenti bancari. Per le imprese ammesse al finanziamento è previsto un rimborso agevolato che parte dal momento del completamento del piano di investimenti, da realizzare entro 24 mesi dalla firma del contratto. La durata massima del piano di rimborso è di 8 anni con pagamento di due rate semestrali posticipate.

La dotazione finanziaria complessiva è di circa 150 milioni di euro; la misura è a sportello, ciò significa che le domande sono valutate in base all’ordine cronologico di arrivo e non ci sono graduatorie. I progetti ritenuti ammissibili saranno finanziati fino ad esaurimento del plafond disponibile.

Le agevolazioni sono concesse ai sensi e nei limiti del Regolamento de minimis n.1407/2013

Possono presentare domanda di accesso alle agevolazioni imprese costituite da non più di 12 mesi, la cui compagine è formata per oltre la metà dei soci e quote di partecipazione da giovani di età compresa tra i 18 ed i 35 anni e donne di qualsiasi età. E’ ammessa anche la partecipazione di persone fisiche che intendono costituire una società, a condizione che costituiscano la società entro 45 giorni dall’eventuale ammissione alle agevolazioni. Non sono incluse società semplici, società di fatto e ditte individuali.

Quali settori sono finanziati?

  • Produzione di beni dei settori dell’industria e dell’artigianato;
  • Trasformazione di prodotti agricoli;
  • Fornitura di servizi e/o commercio di beni e servizi alle imprese e alle persone;
  • Attività turistico-culturali, finalizzate alla valorizzazione del territorio nazionale, nonché al miglioramento dei servizi per la ricettività e l’accoglienza;
  • Servizi per l’innovazione sociale.

Quali spese sono ammissibili?

fonte: Invitalia

Le spese non ammissibili

I Programmi di investimento non possono finanziare spese per acquisto di beni di:

  • Proprietà di uno o più soci dell’impresa, dei proponenti e loro coniugi parenti o affini entro il terzo grado;
  • Acquisti effettuati con i seguenti sistemi: conto visione, localizzazione finanziaria, leasing, leaseback, contratto “chiavi in mano” e delle Commesse interne;
  • Investimenti di sola sostituzione di impianti, macchinari e attrezzature sia nuovi che usati;
  • Costi di esercizio, spese notarili, scorte, tasse e imposte, IVA*;
  • Automezzi ad eccezione di quelli attrezzati come laboratorio mobile;
  • Spese inferiori a 500 euro.

*L’IVA può essere ritenuta ammissibile solo se costituisce un costo per l’azienda (non recuperabile)

I Programmi di investimento non possono superare il valore di 1.500.000 euro ed essere avviati dopo la presentazione della domanda di agevolazione. Inoltre devono essere ultimati entro 24 mesi dalla stipula del contratto di finanziamento (con possibilità di una sola proroga di 6 mesi). Infine devono essere auto-consistenti: ciascuna domanda di agevolazione deve essere correlata a un solo programma di investimento; un programma d’investimento non può essere articolato su più domande di agevolazione.

Per presentare la domanda occorre collegarsi alla piattaforma informatica di Invitaliae seguire la procedura descritta.

Per maggiori informazioni consultare il sito del Ministero dello Sviluppo Economico: https://www.mise.gov.it/index.php/it/incentivi/impresa/autoimprenditorialita

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